Cara futura mamma! Sei quasi giunta al termine di un viaggio unico, e stai per prepararti ad iniziarne uno nuovamente, quante emozioni!
Questo pancione che cresce crea non pochi adattamenti posturali, ai quali il tuo corpo è pronto istintivamente, ma alle volte ha bisogno di essere un po' assecondato.
Gli ultimi tre mesi, dalla 26° settimana al giorno del parto, sono quelli in cui si completa lo sviluppo fetale e la donna si prepara alla nascita, al distacco da questa condizione gravidica.
Dall’ 8° mese ( 32esima settimana) l’ utero supera l’ ombelico ( di circa 13 cm) e per questo può aumentare il reflusso. Il peso della donna aumenta di circa 0,5 kg/ settimana dove per metà è dovuto ad aumento peso fetale.
Dal 9°mese l’utero invece inizia a scendere in quanto la cervice uterina inizia ad ammorbidirsi e la testa fetale potrebbe impegnare lo stretto superiore del bacino, passaggio necessario all’ avviamento per il travaglio. L’ utero, in questa fase, misura 36 cm circa di diametro.
La stanchezza può ripresentarsi con più intensità, sia per una questione ormonale che per una difficoltà posizionale durante il riposo (soprattutto se la donna avverte male alla schiena o agli arti inferiori).
(Se hai piacere ad approfondire cosa succede negli ultimi 3 mesi continua a legger il testo, in alternativa scorri sotto la foto per sapere come l' osteopatia può risolvere i tuoi sintomi!)
Modifiche posturali del 3° trimestre
- L’ accentuarsi delle curve della colonna continua ad aumentare così come l’ antiversione del bacino: il passaggio dorso-lombare si appiattisce ulteriormente per l’ aumento di tensione sui pilastri del diaframma ( perdendo sempre più la capacità di muoversi), portando a sovraccaricare per compenso gli altri punti di passaggio della colonna, ovvero lo spazio lombo-sacrale e cervico-dorsale.
-Il pavimento pelvico sopporta sempre più peso da parte dell’ utero e questo, associato alla posizione del bacino, lo porta a tendersi maggiormente e a stressare meccanicamente il pube e il coccige.
- I muscoli rotatori esterni delle anche sono sempre in maggior carico, il che porterà la donna a posizionarsi e camminare con i piedi in extra-rotazione, stressando l’ articolazione dell’ anca.
I sintomi più comuni nel range della fisiologia
Tutti i sintomi, fastidi e dolori presentati nel 2° trimestre ( ti consiglio la lettura dell' ultimo articolo se ti fosse sfuggita), sono gli stessi che possono manifestarsi in questo ultimi tre mesi, anche con maggiore intensità.
In aggiunta potrebbero presentarsi sintomi annessi a disturbi circolatori ( come gambe gonfie, emorroidi ecc), la stipsi e il reflusso potrebbero peggiorare ed essere più comune la lombosciatalgia. Anche la parte superiore del corpo potrebbe essere maggiormente coinvolta con sintomi come cefalea miotensiva ( da postura ricurva per il peso dell’ utero e del seno) e sindrome del tunnel carpale.
Perché e quando rivolgersi all’ osteopata?
Il fatto che alcuni sintomi siano comuni non significa che debbano
essere normalizzati e accettati passivamente! Tanti studi ormai confermano l'efficacia del trattamento osteopatico in gravidanza non solo per alleviare la donna dai suoi sintomi ma anche per preparane il corpo e i tessuti ad un buon parto.
L’ approccio e il razionale dei trattamenti osteopatici continueranno ad essere gli stessi dei mesi precedenti: ridare mobilità a tutte le strutture che ne manifestano
un deficit di movimento e lavorare i tessuti con rigidità e scarsa irrorazione, attraverso tecniche dolci e non invasive per mamma e bambino.
Non siamo abituati a pensare spesso in termini preventivi, ma garantire una buona libertà biomeccanica del corpo materno durante la gravidanza può incidere molto sulla buona riuscita della fase espulsiva durante il parto, in quanto essa è garantita dal dinamiche meccaniche ( oltre che ormonali) che madre e bambino riescono a mettere in atto, proprio come se si trattasse di una danza armoniosa!
L’ ideale sarebbe quello di farsi trattare una volta al mese fino all’ 8° mese e, sul finire, intensificare il numero di sedute ad una ogni 7/10 giorni ( anche a pochi giorni prima del parto!) per predisporre il corpo nella condizione migliore possibile per la sua espressione durante il travaglio e il parto.
Se hai domande scrivimi una mail privata a studio.osteopatia.pozzolo@gmail.com📩
Ho divulgato tutte queste informazioni con lo scopo di stimolare, nel mio piccolo, maggiore consapevolezza, nell' ottica che ,se fossi io ad essere incinta, avrei piacere nel conoscerle per vivere con più presenza e consapevolezza la mia gravidanza, non basandomi su leggende e luoghi comuni, bensì su aggiornamenti scientifici, ragionamenti clinici e su una visione multidisciplinare che metta al primo posto la salute materno-infantile.
BP
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